Elena Quartoni. Chef ed organizzatrice seriale di Kitchen Wishes

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Data pubblicazione: 23/7/2019

Elena, quando cucina, danza.

Forse nemmeno se ne accorge, ma ondeggia, le mani seguono linee sinuose al ritmo di qualcosa di vagamente orientale, che sembra sentire solo lei.

A volte, addirittura, chiude gli occhi, sembra colpita da un vento interiore.

Capisce qual' è la sua strada durante una vacanza di Natale in cui si ritira in una casa di montagna con l'idea di rimanerci solo per un weekend. Alla fine si trattiene per più di venti giorni, dedicati a fare solamente ciò che desidera.

In quei venti giorni cucina ininterrottamente.

Le è sempre piaciuto, fin da bambina, giocare con gli ingredienti… del resto, la cucina ha molto a che fare con ciò che ama di più: contatto, manualità, socialità.

Da quella sorta di fuga in se stessa torna con un’idea precisa.

Si butta anima e corpo nella sua nuova passione, presto diventa cuoca a domicilio, continuando poi in alberghi, locali, ristoranti e scuole di cucina

Durante un evento incontra Giulia, e si piacciono subito.

L’occasione per lavorare insieme arriva la prima volta che Elena deve organizzare un matrimonio.

È il momento di far incastrare i due ingranaggi. Già si intuivano fatte l’una per l’altra. Nasce Kitchen Wishes

Le due cuoche si dividono il ruolo sulla base di cosa ognuna ama fare, senza competizione. Elena preferisce gusti più decisi, piccanti, sapidi, Giulia è più delicata.

Si ascoltano e, quando serve, sono una cosa sola.

Fuori dalla cucina Elena continua la sua ricerca di contatto e socializzazione, condivisione e socialità.

La parola chiave di Elena è proprio questa: contatto.
Quando parli con lei torna fuori continuamente, è il baricentro della sua visione della vita.

Ama stare immersa nella natura, cucinare, giocare, stare con gli amici che sono un po’ la sua famiglia allargata. Ama mangiare, bere, abbracciare, donare, ascoltare.

“La mia idea di gioco è molto seria: non prevede la vittoria, ma solo liberare tutti insieme la fantasia, la creazione, toccare le cose, colorare, sporcarsi.

Fantasticare è parte della magia della cucina, oltre che della mia vita.

La cucina è libertà interiore, canto, ballo, condivisione”.